Trattamenti facciali
Custodi di un mondo affascinante e sensuale, le donne orientali perpetuarono fin dall’inizio del tempo i loro rituali di benessere e di bellezza.
Essi tendono a favorire cosmetici naturali per ottenere risultati efficaci e sostenibili. Così, tengono segreti di bellezza trasmessi da madre a figlia e costituiscono una preziosa eredità.
Nei paesi orientali e Marocco in particolare, “essere bella”, “essere gentile”, “per favore” sono nozioni sinonimo di “dovere”.
La bellezza, più che altrove, è qui promessa di felicità.
Oggi, questa forte eredità storica di questa antica cultura, le donne marocchine oscillano tra modernità e tradizione, a l’immagine del loro paese.
Ecco alcuni dei loro segreti di bellezza…
Olio di semi di Fichi d’India
Il fico d’India è una piccola meraviglia che la natura ci offre, l’olio contenuto nei semi contiene proprietà straordinarie anti-rughe. I marocchini lo conoscono bene e da molto tempo. Lo usano per proteggersi dal vento del torrido deserto.
L’olio di Argan
Olio dalle mille virtù riconosciute per millenni dalle donne berbere, Olio di Argan ammorbidisce, protegge la pelle e capelli.
Nativo del Marocco tra le città di Agadir e Essaouira, lei viene da un albero di argan.
Ricco di vitamina E con proprietà antiossidanti, aiuta naturalmente la pelle per combattere i segni naturali della pelle cadente.
L’Acqua di rose
Un tesoro di bellezza, l’Acqua di Rose ha come virtù principale di rinforzare e tonificare la pelle.
L’acqua di fiori si ottiene dopo la distillazione dei petali di rosa. Si tratta di un tonico naturale le cui virtù sono conosciute fin dai tempi antichi. Il suo profumo lo rende un prodotto di bellezza nobile con molti vantaggi.
IL Ghassoul
Nonostante il clima sfavorevole in cui vivono, le donne berbere hanno una pelle liscia e morbida. Esposte nel deserto a venti secchi, tempeste di sabbia e temperature estreme, la pelle della loro faccia rimane perfettamente idratata. Qual è il loro segreto? Usano il ghassoul, una pasta di argilla che la usano come sapone.
Fra l’altro….